Platone definiva con il termine archetipico le "idee" intese come eterni e trascendenti modelli delle cose sensibili. Nel pensiero del grande filosofo Immanuel Kant con il termine intellectus archetypus si intendeva l'intelletto divino, puramente intuitivo e non discorsivo, di conseguenza assolutamente indipendente dalla nostra esperienza sensibile. Nella mia accezione personale gli archetipi sono innati nel nostro corpo e nel nostro stato psichico. Essi sono ovunque e si manifestano nel corso della nostra esistenza con il fine ultimo di costruire, strutturare ed elevare la nostra coscienza individuale in primis e successivamente, in secundis di far progredire la coscienza collettiva.